Il nuovo social network era già accessibile da alcuni mesi, su invito, e aveva fatto subito parlare di sé; ora è aperto a tutti, in versione open beta, annunciato da un profluvio di frecce colorate nella home del più famoso motore di ricerca.
Ma perché gli utenti dovrebbero preferire Google+ a Facebook? Cosa c'è di diverso? Cosa c'è di nuovo?
Le cerchie: non tutti i contenuti sono per tutti
Le cerchie di Google+ sono aree, categorie in cui suddividere i contatti. A cosa serve? A gestire tutte le condivisioni di contenuti. E' così anche nella vita: ci sono cose che decidiamo di confidare solo ad alcune persone, o scherzi che solo alcuni amici possono capire. Ha un senso, quindi, che anche sui social possiamo classificare i nostri contatti in funzione della confidenza e degli ambiti della nostra vita da cui provengono.
Funzionerà? Probabilmente sì, se perfino Facebook si è affrettato a integrare qualcosa di simile, con le "liste".
Hangouts: luoghi di ritrovo
Sono stanze virtuali di Google+, dove chi passa può fermarsi a fare due parole. In pratica, videochat multiple, private o pubbliche che ciascuno può aprire, invitando le persone o le cerchie che possono avervi accesso. Ogni partecipante è racchiuso in una finestra, che passa in primo piano sullo schermo degli altri quando è lui a prendere la parola. Una delle novità di oggi è che ora funziona anche da mobile!
Spunti: cosa ti interessa?
Google+ fornisce un continuo flusso di post e argomenti sulla base dei nostri interessi. Una specie di feed, ma senza la necessità di scegliere i siti da seguire: basta scegliere l'area di interesse. I contenuti, poi, sono immediatamente condivisibili con le cerchie a cui sappiamo che potrà interessare!
E per le aziende? Stay tuned!
Le pagine business di Google+ sono in arrivo. E promettono di scuotere il mondo del social media marketing...