CALVISANO Il quarto scudetto del Calvisano arriva dopo ottanta minuti di batticuore e in fondo a una rimonta, da 0-17 a 26-17, che al principio pareva impossibile, poi in qualche modo a portata di mano, alla fine tanto vicina da sembrata stregata: la meta del sorpasso è arrivata a cinque minuti dal fischio finale, il pubblico col cuore in gola. E il calcio di punizione che ha sigillato il match, a un soffio dalla chiusura, lo ha realizzato Paul Griffen (e chi sennò?) con un colpo di biliardo che ha colpito il palo prima di finire dentro e sollevare il boato della folla.
Un finale perfetto, per una carriera e una serata speciali. Ma quante emozioni prima di quella conclusione in gloria. In precedenza c’erano stati molti errori, da entrambe le parti, e una sequela di cartellini rossi e gialli che alimenteranno polemiche e discussioni: era una finale, bellezze, chi perde non si arrende mai tanto volentieri.